Skip to main content
Tag

riabilitazione

ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO

Il sistema nervoso è un intricato network di cellule e fibre che regola ogni aspetto della nostra esperienza umana, dalla percezione del dolore al movimento muscolare. Comprendere l’anatomia e la fisiologia del sistema nervoso è cruciale per i fisioterapisti, poiché fornisce la base per valutare e trattare una vasta gamma di disturbi neurologici e muscolo-scheletrici. In questo articolo, esploreremo gli aspetti chiave dell’anatomia e della fisiologia del sistema nervoso, evidenziando l’importanza di questa conoscenza nel contesto della fisioterapia.

Anatomia del Sistema Nervoso

Il sistema nervoso è suddiviso in due parti principali: il sistema nervoso centrale (SNC) e il sistema nervoso periferico (SNP).
1. Sistema Nervoso Centrale (SNC): comprende il cervello e il midollo spinale. Il cervello è il centro del controllo, responsabile delle funzioni cognitive e delle risposte motorie. Il midollo spinale, situato all’interno della colonna vertebrale, trasmette segnali tra il cervello e il resto del corpo.
2. Sistema Nervoso Periferico (SNP): si estende al di fuori del SNC e include nervi e gangli. Il SNP controlla le attività involontarie e volontarie, come il movimento muscolare e la percezione sensoriale.

Fisiologia del Sistema Nervoso

Il sistema nervoso funziona attraverso la trasmissione di segnali elettrici e chimici tra le cellule nervose, chiamate neuroni. I neuroni sono le unità fondamentali del sistema nervoso e comprendono:
neuroni Sensoriali che trasmettono segnali sensoriali dal corpo ai centri nervosi;
neuroni Motori inviati dai centri nervosi per controllare l’attività muscolare e le risposte motorie;
neuroni Intermedi che collegano neuroni sensoriali e motori, consentendo la comunicazione tra di essi.
La comunicazione tra i neuroni avviene attraverso sinapsi, dove i segnali chimici, chiamati neurotrasmettitori, permettono il passaggio dell’informazione da un neurone all’altro.

Ruolo della Fisioterapia nell’Anatomia e Fisiologia del Sistema Nervoso

Per i fisioterapisti, la comprensione approfondita dell’anatomia e della fisiologia del sistema nervoso è fondamentale nel trattamento di condizioni muscolo-scheletriche e neurologiche. Questo comprende:
valutazione precisa per identificare disfunzioni e lesioni attraverso una valutazione dettagliata della funzione nervosa e muscolare;
panificazione di Trattamenti Personalizzati, sviluppare, cioè, piani di trattamento adattati alle esigenze specifiche del paziente, tenendo conto delle risposte neurologiche;
riabilitazione neurologica utilizzando esercizi e tecniche specifiche per migliorare la funzione motoria e la mobilità nei pazienti con disturbi neurologici;
educazione del paziente attraverso informazioni sull’ anatomia e fisiologia del loro sistema nervoso per coinvolgerli attivamente nel processo di recupero.

 

Conclusione

Fisioterapista Andrea Sgambati

L’anatomia e la fisiologia del sistema nervoso costituiscono il fondamento della pratica fisioterapica. Una conoscenza approfondita di come il sistema nervoso controlla e coordina le funzioni del corpo è essenziale per fornire trattamenti efficaci e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Per ulteriori informazioni o per affrontare specifici problemi neurologici o muscolo-scheletrici, è consigliabile consultare un fisioterapista specializzato.

 

Fisio Flaminio - via donatello
FISIOFLAMINIO
Via Donatello 75
00195 Roma
Tel. (+39) 06 39375719
Fisio Flaminio - orari apertura
ORARI
Lun. – Ven. 08:00 – 20:00
Sabato 08:00 – 14:00
Fisio Flaminio - via donatello
FISIOFLAMINIO
Via Donatello 75
00195 Roma
Tel. (+39) 06 39375719
Fisio Flaminio - orari apertura
ORARI
Lun. – Ven. 08:00 – 20:00
Sabato 08:00 – 14:00
© 2023 FISIOFLAMINIO – P.IVA 15579551001 – ALL RIGHTS RESERVED.

RIABILITAZIONE DEL CROCIATO ANTERIORE

Recuperare la stabilità del ginocchio con la fisioterapia

Il legamento crociato anteriore (LCA) è una parte fondamentale dell’anatomia del ginocchio, svolge un ruolo cruciale nella stabilizzazione dell’articolazione. Tuttavia, lesioni al LCA possono verificarsi a seguito di traumi sportivi, cadute o altri incidenti. La buona notizia è che la fisioterapia può essere un elemento chiave nel processo di recupero. Aiuta i pazienti a riacquistare la funzionalità del ginocchio e tornare alle attività quotidiane e sportive.

 

Importanza del legamento crociato anteriore (LCA)

Il LCA è uno dei quattro legamenti principali nel ginocchio ed ha la funzione di impedire l’eccessivo scivolamento anteriore della tibia sul femore e di limitare la rotazione interna della tibia. E’ responsabile di evitare il movimento eccessivo tra la tibia e il femore. Questo legamento è particolarmente importante per la stabilità dell’articolazione del ginocchio durante le attività che richiedono cambi di direzione, per esempio negli sport come il calcio e lo sci dove il ginocchio è molto sollecitato. Un infortunio al LCA può causare, nella fase acuta, instabilità, dolore e limitazione funzionale dell’articolazione, quindi la capacità di partecipare alle attività quotidiane. Tuttavia i legamenti crociati non sono essenziali per avere una corretta deambulazione, il parametro veramente importante è la stabilità articolare, necessaria nella fase atletica.

Cause comuni di lesioni del LCA

Le lesioni al LCA spesso si verificano nella maggior parte dei casi in situazioni sportive che coinvolgono forti movimenti di torsione o cambi di direzione improvvisi. Gli infortuni sportivi, come il calcio, il basket e lo sci, sono spesso associati a lesioni del LCA. Tuttavia, possono anche verificarsi in situazioni non sportive, come cadute o incidenti automobilistici.

 

Fasi della riabilitazione in seguito alla ricostruzione del legamento crociato anteriore

La riabilitazione del LCA è un processo complesso che richiede tempo e impegno da parte del paziente. Le fasi comuni di riabilitazione includono:

Riduzione del dolore, dell’infiammazione e gonfiore: dopo un intervento dell’al LCA, spesso sono presenti gonfiore, rossore, dolore e diminuzione del normale range articolare. Lo scopo iniziale del fisioterapista è quello di ridurre questi parametri comuni nella fase acuta, riportando il paziente ad una condizione più normale possibile. A volte questo processo può richiedere un mese di tempo, anche perché la prima fase è la più delicata per il paziente, sia per un discorso emotivo che per la percezione del dolore. Il fisioterapista può utilizzare tecniche di riduzione del gonfiore per migliorare il comfort del paziente.

 

Recupero del ROM(range of motion) articolare, la gamma di movimento: superata la fase più difficile, bisognerà recuperare completamente il movimento dell’articolazione del ginocchio, poiché l’articolazione ha bisogno della massima articolarità per funzionare bene, è importantissimo non lasciarla incompleta se non si vuole incorrere in fastidi o problemi futuri. Questo secondo processo richiede un ulteriore mese di tempo. Il paziente lavorerà con il fisioterapista per ripristinare la piena gamma di movimento del ginocchio. Questo può includere esercizi di stretching e mobilizzazione articolare.

 

Potenziamento muscolare: sebbene il rinforzo muscolare deve iniziare dal primo giorno post intervento, arriverà il momento in cui bisognerà concentrarsi sulla forza. In seguito ad una qualsiasi operazione chirurgica, abbiamo un calo ponderale e immediato del tono di base dei muscoli. L’elettrostimolazione e il reclutamento delle fasce muscolari deve essere eseguito dal primo giorno. Un buon esercizio è come un farmaco, calma il dolore e riduce l’infiammazione, poiché richiama quelli che sono i cataboliti, ossigena il tessuto attraverso una migliore circolazione sanguigna e di conseguenza crea una sensazione di benessere immediata al paziente.

L’espressione “basta poco per stare bene”, può rappresentare l’esercizio semplice di contrazione muscolare per sentire meno dolore. Quindi arrivati alla terza fase della riabilitazione, bisognerà concentrarsi sulla forza e sulla stabilità attivando al massimo quei muscoli deficitari, fondamentali per un ritorno ad una vita sportiva e dinamica dei muscoli. Questo processo richiederà un ulteriore mese di tempo. Rinforzare i muscoli circostanti il ginocchio è essenziale per ripristinare la stabilità. Gli esercizi di potenziamento saranno parte integrante del programma di riabilitazione.

Ritorno alla funzionalità: il fisioterapista guiderà il paziente attraverso esercizi specifici per migliorare la stabilità e la coordinazione, preparandolo per il ritorno alle attività sportive o quotidiane (un altro mese).

La riabilitazione del LCA richiede pazienza e dedizione, ma i risultati possono essere molto gratificanti. La fisioterapia è una parte essenziale di questo processo, aiuta i pazienti a recuperare la stabilità del ginocchio e a vivere una vita attiva e sana.

 

Prevenzione delle lesioni

Data la percentuale molto alta di recidive sia sull’arto operato che sulla gamba controlaterale. E’ fondamentale guidare il paziente verso una continua cura del proprio corpo per ulteriori mesi. Il percorso totale deve rientrare tra i 6 e i 9 mesi di lavoro, la prima fase con il fisioterapista e l’ultima con un personale specializzato, comprendendo anche quelle che sono le esigenze e le abitudini di un paziente. È ovvio che un professionista dovrà essere seguito con molta più costanza perché sarà esposto a molteplici stimoli a differenza di chi  invece ha una routine meno dinamica. La prevenzione delle lesioni future è un aspetto importante della riabilitazione del LCA. Il fisioterapista fornirà consigli su come evitare infortuni simili.

In conclusione, il recupero dopo un infortunio al crociato anteriore richiede una solida pianificazione di riabilitazione guidata da un fisioterapista esperto. Attraverso esercizi mirati e una cura attenta, i pazienti possono tornare a godere delle attività che amano, riducendo al minimo il rischio di lesioni future. Se hai subito un infortunio al LCA, consulta un fisioterapista per iniziare il percorso di riabilitazione e recupero.
Ricorda che ogni paziente è unico, quindi è importante lavorare con un professionista della fisioterapia per sviluppare un piano di riabilitazione personalizzato che si adatti alle tue esigenze specifiche.

Fisio Flaminio - via donatello
FISIOFLAMINIO
Via Donatello 75
00195 Roma
Tel. (+39) 06 39375719
Fisio Flaminio - orari apertura
ORARI
Lun. – Ven. 08:00 – 20:00
Sabato 08:00 – 14:00
Fisio Flaminio - via donatello
FISIOFLAMINIO
Via Donatello 75
00195 Roma
Tel. (+39) 06 39375719
Fisio Flaminio - orari apertura
ORARI
Lun. – Ven. 08:00 – 20:00
Sabato 08:00 – 14:00
© 2023 FISIOFLAMINIO – P.IVA 15579551001 – ALL RIGHTS RESERVED.

FISIOTERAPIA RIABILITATIVA POST-OPERATORIA

Durante il periodo estivo o in prossimità delle vacanze estive, molti pazienti si operano programmando l’intervento, a volte invece l’intervento chirurgico è una conseguenza di un brutto infortunio e quindi non pianificato. Dopo un intervento chirurgico è necessario evitare la coagulazione del sangue, si potrebbe avere difficoltà a deambulare, se l’operazione è stata eseguita agli arti inferiori, potrebbe essere necessario indossare un tutore o una calza elastica… numerosi sono gli accorgimenti da non sottovalutare, ma una delle raccomandazioni più importanti è LA GRADUALITA’ nelle cose.

 

Post-operazione, come comportarsi

Spesso il paziente, a prescindere dall’operazione, si sente in grado di eseguire i normali movimenti o attività che svolgeva prima dell’ intervento. Il primo periodo, però, sarebbe meglio evitare, per non rovinare l’intervento del chirurgo o per evitare l’insorgere di inutili problemi. Spesso, chi si opera in estate, decide in maniera autonoma il piano riabilitativo ed è la cosa più sbagliata che si possa fare.

In alcuni casi, dopo alcune operazioni di protesi totale d’anca o interventi di ricostruzione di legamenti del ginocchio, il paziente che non ha seguito le linee guida, che ha deciso in autonomia di eseguire esercizi o peggio ancora non facendo nulla, ha riscontrato problematiche di non poco rilievo. Questo capita quando non percepiamo il dolore, quindi non sentiamo la paura di fare danni. Spesso, invece, il dolore è una buona cosa perché, essendo un allarme, ci avverte che qualcosa non va e che dobbiamo essere cauti, soprattutto durante le prime fasi post operatorie.

Le prime settimane sono cruciali! Ad esempio  per una ricostruzione del legamento crociato anteriore servono almeno 6-8 mesi prima di tornare all’attività fisica o sportiva. I primi tre mesi, ci si dovrebbe rivolgere ad un centro fisioterapico, successivamente si dovrebbe essere seguiti, in ogni caso, da una  persona specializzata nella riabilitazione. Il percorso post operatorio di una protesi totale dell’ anca, invece, necessita di almeno 4-5 mesi riabilitativi due dei quali all’interno di un centro di fisioterapia.

 

Interventi chirurgici durante l’ estate

Un grande consiglio per chi si opera in estate è, comunque, fare fisioterapia e rimandare le vacanze  per evitare, successivamente, una riabilitazione difficile e complicata. Il corpo umano durante un’operazione chirurgica è veramente debilitato, come se subisse un infortunio grave, quindi necessita del tempo per recuperare. A volte può servire anche un anno per ripristinare la normale condizione fisica, intesa come forza, trofismo e controllo e solamente con l’aiuto di professionisti possiamo veramente recuperare in maniera ottimale.

E’ errato pensare che riposando o stando a casa a far scorrere il tempo, si stia recuperando, perché non è cosi. Anzi è un atteggiamento deleterio e pericoloso. Chi sceglie o chi si opera per cause di forza maggiore, prima o durante l’estate, deve fare fisioterapia con dei professionisti del settore, anche sacrificando qualche momento di pausa, relax e vacanze per un bene maggiore che si ritroverà nel futuro.

I pazienti che hanno fatto fisioterapia dopo un anno dall’intervento chirurgico, avevano riscontrato problemi gravi come, mal di schiena, difficoltà nella deambulazione, difficoltà o dolore durante la corsa, dolori articolari generali, edemi e tutto questo perché non hanno eseguito il corretto percorso riabilitativo. Da un problema ne può scaturire un altro.

Quindi il ruolo del fisioterapista, terapista manuale od ortopedico è quello di consigliare il giusto percorso riabilitativo affinché il paziente possa tornare il più possibile ad una condizione di equilibrio e normalità.

Fisio Flaminio - via donatello
FISIOFLAMINIO
Via Donatello 75
00195 Roma
Tel. (+39) 06 39375719
Fisio Flaminio - orari apertura
ORARI
Lun. – Ven. 08:00 – 20:00
Sabato 08:00 – 14:00
Fisio Flaminio - via donatello
FISIOFLAMINIO
Via Donatello 75
00195 Roma
Tel. (+39) 06 39375719
Fisio Flaminio - orari apertura
ORARI
Lun. – Ven. 08:00 – 20:00
Sabato 08:00 – 14:00
© 2023 FISIOFLAMINIO – P.IVA 15579551001 – ALL RIGHTS RESERVED.

BENEFICI DEL MARE

Benefici del mare

All’interno dell’acqua il peso del nostro corpo si annulla e per effetto della spinta idrostatica sarà più semplice non percepire il peso del corpo, tuttavia dipende a che livello l’acqua ricopre il nostro corpo. Infatti più superficie del nostro corpo è immersa in acqua, più incontreremo una resistenza, che può essere sfruttata per allenare il nostro sistema cardio circolatorio e il nostro sistema muscolo scheletrico.

Camminare nell’acqua alta può fare molto bene per tutte quelle patologie vascolari come, flebiti o insufficienze venose, vasculopatie o patologie neurologiche, come il morbo di parkinson o sclerosi multipla, ma è molto utile anche per tutti quei pazienti obesi o che hanno una vita sedentaria. Immergersi all’interno di un elemento come l’acqua facilita la stazione eretta, l’esercizio fisico dato dalla resistenza e quindi il movimento.

 

Terapia in acqua e assenza di gravità, pro e contro

Spesso però si consiglia la terapia in acqua per patologie come discopatie e lombalgia senza aver effettuato una valutazione sufficiente.

In realtà, l acqua non ha degli effetti negativi, ma è l’indicazione degli specialisti ad essere sbagliata. L’ assenza di gravità in acqua può essere un fattore utile per determinate patologie. ma è errato indicare di fare idrochinesiterapia a tutti i costi per patologie discali. L’ acqua non si può definire un elemento dannoso per il corpo, ma l’esposizione continua in assenza di gravità (come per esempio per i nuotatori e per gli astronauti) può portare a molteplici problemi, come la lassità legamentosa e anche a problemi di colonna vertebrale, non essendo più abituata alla sopportazione del carico gravitazione.

 

Nuotare o comminare nell’ acqua ha come obiettivo il rinforzo muscolare, utile per esempio all’ articolazione del ginocchio, fare attività motoria per aiutare il ritmo cardio circolatorio, fare esercizio fisico utile alla salute generale, ma non certamente può avere l’ obiettivo di ridurre il dolore alla schiena.

Molti pazienti scelgono, anche sotto indicazione medica, di andare in piscina per problematiche meniscali, artrosiche o post operatorie. Questo può essere efficace nel momento in cui il paziente sente la necessità di muoversi. All’interno dell’acqua diventa tutto più semplice, tuttavia non si può ridurre una riabilitazione a delle lezioni in acqua, visto che il corpo ha bisogno di riabilitarsi in carico e quindi sulla terra ferma. Siamo animali terresti quindi soggetti costantemente alla gravità  ed è per questo motivo che la riabilitazione ha il compito di riportare il paziente all’interno del suo habitat naturale.

Riabilitazione corretta

Per esempio, alcuni pazienti operati al crociato del ginocchio o di protesi di anca, hanno ricevuto dal medico come  indicazione terapeutica post operatoria, solamente di fare idrochinesiterapia e camminata. A distanza di un anno il risultato è che questi pazienti, non avendo fatto una buona riabilitazione, rischiano infiammazioni croniche come tendiniti, problemi posturali, mal di schiena e altre condizioni. La conseguenza è la necessità di rivolgersi ad un terapista che avrebbero potuto evitare se avessero seguito il corretto protocollo delle indicazioni  post operatorie.

Sostenere che spesso i medici danno indicazioni non corrette, potrebbe essere sconveniente, ma è utile per i pazienti affinché possano valutare in maniera più consapevole quali siano le cause di alcuni problemi, che spesso restano non risolti o difficili da risolvere.

Fisio Flaminio - via donatello
FISIOFLAMINIO
Via Donatello 75
00195 Roma
Tel. (+39) 06 39375719
Fisio Flaminio - orari apertura
ORARI
Lun. – Ven. 08:00 – 20:00
Sabato 08:00 – 14:00
Fisio Flaminio - via donatello
FISIOFLAMINIO
Via Donatello 75
00195 Roma
Tel. (+39) 06 39375719
Fisio Flaminio - orari apertura
ORARI
Lun. – Ven. 08:00 – 20:00
Sabato 08:00 – 14:00
© 2023 FISIOFLAMINIO – P.IVA 15579551001 – ALL RIGHTS RESERVED.