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Corpo

LA POSTURA PERFETTA

Postura o posturale o migliorare la postura sono accezioni o termini che spesso vengono utilizzate in maniera impropria. Infatti molti colleghi si specializzano in problematiche posturali, nonostante nella vita abbiano fatto altro. Senza titoli riconosciuti nel campo medico, creano una vera e propria confusione. Dare dei buoni suggerimenti ai propri pazienti può essere utile per evitare problematiche future e per avere un buono stato di salute generale. Tutti i fisioterapisti all’inizio del percorso accademico hanno studiato quelli che vengono chiamati punti anatomici del corpo. Attraverso un filo a piombo è possibile  riconoscere i punti di repere nei vari piani ed assi. Tutto questo può essere valutato attraverso un’attenta osservazione del paziente che giunge in studio.

 

Modificare la postura

Una buona postura non elimina il rischio di alcune lesioni o problemi, non è detto. La comunità scientifica reputa non importante cambiare la postura dopo una certa età anagrafica (30 anni) se il paziente non sente dolore e se svolge bene quelle che sono le attività fisiche. In fase di equilibrio potrebbe addirittura essere sbagliato modificare acquisiti del corpo. Diverso è se il paziente ha dolore o se il gesto atletico è completamente sbagliato. Se associamo quel difetto posturale al sintomo o problema va modificato.

 

Migliorare la postura

Al genere umano piace la perfezione, come madre natura ci ha fatto, e quindi sicuramente un corpo che si muove in sinergia e con coordinazione potrebbe essere molto più efficiente rispetto ad un altro che si muove tutto scoordinato. Se svolgi una vita sedentaria con poco sport e quindi con atteggiamenti deleteri, sarebbe utile diminuirli il più possibile. Ascolta il tuo corpo, crea una routine giornaliera con un po’ di attività fisica. Se reputi sia il caso, fatti  seguire da un professionista, almeno per una prima parte, potrà correggere quelli che chiamiamo difetti posturali. La postura, però,  non è tutto! Attenzione quando nel campo medico indicano il tuo problema, dolore, difetto come una conseguenza della tua postura: tutto deve essere dimostrato, attraverso test e segnali del corpo, oggi abbiamo i mezzi per capire.

 

 

Allenamenti e rischi infortuni

Bisogna considerare un aspetto però molto importante. Se un corpo è ben allenato, con forza e tono sicuramente sarà pronto per svolgere attività sportive rispetto ad una persona sedentaria, in sovrappeso e poco allenata che rischia maggiormente di incorrere in problemi fisici. Facciamo anche una premessa: tutti noi rischiamo infortuni o acciacchi, ma non per questo ci dobbiamo preoccupare di svolgere attività che ci piacciono. Stare a casa non è una soluzione, tuttavia più ci alleniamo e più lavoriamo sul nostro corpo, maggiormente abbattiamo il rischio, in termini di percentuale, di farci male. È anche vero che uno sportivo che fa kitesurfing o freestyle con gli sci, anche se molto allenato ha scelto delle pratiche sportive, con un alto tasso di infortuni, ma grazie agli allenamenti avrà una consapevolezza del proprio corpo maggiore, rispetto ad una persona pigra che guarda serie tv tutto il giorno.

 

Tempo per il nostro  corpo

Investire del tempo nella postura e nel corretto utilizzo del nostro corpo non è tempo perso e possiamo farlo con infinite modalità, anche attraverso l’aiuto di un professionista, che potrà curare sia l’aspetto fisico, sia quello psicologico. Inizia con dei piccolissimi passi per poi procedere gradualmente a quelli più grandi. Il mio consiglio è quello di fare attività fisica in gruppo, ma non avere paura di farlo da solo, anzi questo ti potrà garantire più autostima in futuro. Cercate un gruppo che svolge delle attività al vostro livello, senza nessun timore, ma con la consapevolezza che è per il  vostro benessere e a volte permette di superare delle paure infondate e di raggiungere maggior consapevolezza di se stessi.

L’IMPORTANZA DELL’ACQUA

L’importanza dell’acqua nel corpo umano

L’importanza dell’acqua: il nostro corpo è composto per grandissima parte d’acqua. L’introduzione dell’acqua nel nostro organismo è indispensabile per la vita, infatti il digiuno idrico non può essere protratto per oltre tre giorni. L’acqua, come le vitamine e i minerali, è considerata un costituente non energetico dell’alimentazione, in quanto non apporta calorie.

L’acqua presente nell’essere umano mostra differenze notevoli secondo l’età, la costituzione, il tipo di alimentazione. Inoltre gli organi e i tessuti sono idratati in modo diverso uno dall’altro. Da giovani siamo decisamente più ricchi d’acqua, soprattutto nei tessuti molli, nella pelle e nei tessuti connettivi e sottocutanei. Crescendo il tenore d’acqua si riduce progressivamente da una media del 75% del bambino piccolo a circa il 50% nella terza età.

 

 

 

L’importanza dell’acqua nel nostro organismo

L’acqua riveste un ruolo di straordinaria importanza nell’organismo umano in quanto elemento necessario al corretto mantenimento delle funzioni vitali (digestione, escrezione, trasporto sostanze nutritive, respirazione, termoregolazione).

Di fatto, la vita è subordinata all’accessibilità all’acqua, il cui apporto deve essere garantito in modo continuo affinché possano aver luogo queste funzioni vitali. Quantitativamente l’acqua è il costituente principale dell’organismo: in un uomo adulto di taglia media (70 Kg) rappresenta approssimativamente il 60% del peso corporeo; le donne, rispetto all’uomo, hanno un contenuto minore di acqua, pari a circa il 50% del peso corporeo; nei neonati tale percentuale arriva al 75% del peso corporeo.  Il bisogno di bere acqua per l’uomo (circa 2-2,5 litri al giorno) può variare a seconda delle condizioni fisiopatologiche della persona.

In particolare, l’acqua all’interno dell’organismo svolge le seguenti funzioni:

 

    • regola il volume cellulare e la temperatura corporea
    • consente al corpo di assorbire e assimilare minerali, vitamine, aminoacidi e altre sostanze
    • favorisce i processi digestivi
    • consente il trasporto dei nutrienti alle cellule e l’ossigeno al cervello
    • favorisce la rimozione di tossine e scorie metaboliche
    • agisce come lubrificante per articolazioni e muscoli

 

 

 

 

Quant’acqua si dovrebbe bere?

 

Se vogliamo sapere esattamente quanta acqua è necessaria al nostro organismo, basta fare una semplice operazione: moltiplicare i kg del nostro peso per 14,2 e poi dividere per 113. La risposta è il numero di bicchieri indispensabili al nostro corpo.

 

 

 

 

Come scegliere l’acqua da bere

I valori e le informazioni che dobbiamo imparare a leggere sulle etichette di acqua sono:

 

 

    • Il residuo fisso: il residuo fisso misurato in mg/l è la quantità di minerali inorganici contenuta in un litro d’acqua, cioè il residuo secco che rimane dopo l’evaporazione di un litro d’acqua a 180°C. È consigliato avere a disposizione un’acqua con un residuo fisso minore di 30 mg/l.
    • Il valore pH: il pH è un valore magnetico e misura il grado di acidità/basicità. La determinazione del pH al fine di raggiungere o mantenere un ottimo stato di salute è estremamente importante perché l’organismo umano con l’invecchiamento tende a ossidarsi, cioè ad alcalinizzarsi. Si consiglia di introdurre ogni giorno una quantità di acqua pura compresa fra 1,5 e 2 litri e con un valore pH compreso tra 6,4 e 6,8.
    • L’ossigeno: anche attraverso l’acqua ingeriamo ossigeno utile perché, passando tra le pareti dello stomaco, arricchisce il sangue venoso che giunge al fegato. Un alto contenuto di ossigeno (idealmente almeno 7 mg/l) nell’acqua può contribuire quindi al buon funzionamento di quest’organo.
    • I nitrati: é importante che il contenuto di nitrati sia basso perché sussiste il rischio nell’organismo umano di formazione di nitrosamine in vivo dopo l’ingestione di nitrati o di alimenti che contengono amine. È consigliato scegliere un’acqua con un valore massimo di 5,0 mg per litro di nitrati.

 

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